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Innanzitutto grazie per aver accettato un’intervista esclusiva con noi. La surfing community italiana è in grande fermento per la possibilità che avrà di assistere alla première di BELLA VITA gratuitamente all’Italia Surf Expo,l’unico evento che spontaneamente riunisce ogni anno i riders della penisola.

Fino ad ora hai diretto film come “Singlefin: Yellow” e “One California Day” , pellicole che  rappresentano il life style di longboarders con una forte connotazione statunitense west coast. BELLA VITA si svolge, al contrario, interamente in Italia. Quanto hanno inciso le tue origini sulla decisione di filmare sul suolo italiano ?

JB: Le mie origini hanno giocato un ruolo fondamentale nella decisione di filmare BELLA VITA. Il film segue Chris Del Moro mentre riabbraccia le proprie radici italiane ma credo che la stessa cosa sia successa anche a me. I genitori e i fratelli di mio padre provengono dalla Calabria. La mia stessa famiglia californiana ha un’identità molto italiana. Trascorriamo molto tempo in cucina e amiamo grandi riunioni di famiglia. L’idea di trascorrere tre mesi viaggiando per l’Italia e apprezzando il cibo, il vino e la cultura mentre alla ricerca di onde ha dato il la a un progetto lungo tre anni.

Piergiorgio Castellani ci ha gentilmente ospitati nel suo Resort Poggio al Casone a Crespina ed è stato come l’avverarsi di un sogno. Noi eravamo un piccolo team, il direttore della fotografia  Scott Kassenof ci ha raggiunto insieme all’assistente cameraman Jonathan Taylor. Giuseppe Maio ci ha offerto il suo sostegno da Roma. La crew della produzione ci ha visitati per qualche giorno e infine sono arrivati mia moglie con mio figlio (all’epoca di 8 mesi) e i miei genitori.
Che sogno avere la possibilità di dirigere dei cari amici mentre si è circondati dalla propria famiglia nella terra da dove provengono i tuoi avi. E’ stata un’esperienza davvero speciale e , a prescindere da quale direzione prenderà il film, la celebrerò per il resto della mia vita.

Come nasce il progetto BELLA VITA ?

JB: Nel 2011 Chris Del Moro ed io eravamo a Bali a surfare e a bere birra Bing-Tang. Mentre perdevamo tempo si discuteva su progetti che entrambi avevamo in mente. Poi qualcosa ha suscitato il mio interesse immediatamente, ossia quando Chris si è messo a raccontare delle magnifiche esperienze di vita avute in Italia e come la scena surfistica stia crescendo. Mi suggerì che sarebbe stato un argomento unico per un documentario, poi da lì tutto si è sviluppato fino alla conclusione del film che è oggi.

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Chris Del Moro, uno dei protagonisti di Bella Vita

Il film può essere definito un road movie in giro per la Penisola.  Come siete stati accolti dalle persone che avete incontrato durante la sua lavorazione ?

JB: Posso affermare con certezza che se non fosse stato per i locals e i loro parenti BELLA VITA non avrebbe visto la luce. Tutti sono stati ospitali e generosi con noi. In altri Paesi spesso i locals non vogliono nessuno a prendere onde o filmare. La mia esperienza in Italia è stata quella di un sostegno quasi familiare sotto tutti i profili. Abbiamo goduto di pranzi o visite guidate da parte di amici di amici di amici e tutti volevano condividere le loro singolari passioni per il Paese con noi. Spero di avere reso l’idea infine con il film del meraviglioso, straboccante sostegno da parte di quelle persone .

BELLA VITA è stato presentato ai quattro angoli del globo e ha suscitato grande interesse oltre ad ottenere già due awards. Dal tuo punto di vista quali sono gli elementi che hanno maggiormente entusiasmato le giurie di Londra e Colonia ?

JB: Credo che uno sia a Londra, uno a Colonia, uno a Monaco ed uno ad Amburgo. Ritengo che i vari festival abbiano apprezzato nella produzione la qualità del progetto. Sebbene BELLA VITA sia un piccolo film  indipendente realizzato con un budget di basso profilo abbiamo comunque cercato di dare un’ impronta cinematica importante. Il cinema italiano ha una lunga tradizione di qualità quindi volevo creare qualcosa che omaggiasse l’Arte. In più il pubblico finora ha simpatizzato per la storia di Chris Del Moro e ha percepito l’importanza della famiglia e delle passioni. Penso che la parola “passione” sia l’argomento chiave del film nel quale ognuno di noi possa ritrovarsi.  Sia che tu risieda in Italia, Stati Uniti, Australia,Germania, Spagna…noi in quanto persone siamo ispirati dalla passione, è il “carburante” dello spirito umano e sono contento che BELLA VITA la celebri anche se in piccola misura.

Jason & Chris

Il Cast che hai riunito in BELLA VITA si può definire stellare. Quali difficoltà hai incontrato, se ne hai incontrate, nel dirigere riders di provenienze così distanti fra loro (U.S.A., Italia, Australia) ? E quali sono stati, secondo te, i punti di forza ?

JB: Prima di tutto grazie, sono molto contento del Cast di questo film. La parte più difficile in questi tempi moderni è far combaciare gli impegni di tutti. I surfisti Pro sono alla costante ricerca di onde e hanno molti contest ai quali partecipare oltre ad eventi e appuntamenti con i media. Quindi sono sempre onorato quando si prendono del tempo (spesso le ferie) per seguirmi in un progetto. Stessa cosa riguarda il mio team di produzione di Los Angeles che ha donato il proprio tempo per la realizzazione del film. Perciò parliamo di un manipolo di persone che hanno veramente creduto nel progetto e che hanno voluto che BELLA VITA diventasse una realtà.

Spero che la forza del Cast risieda nella rappresentazione di una sezione di quello che è il surf oggi. Abbiamo una profonda parte femminile che viaggia ed è determinata. Abbiamo il personaggio centrale che è Chris Del Moro, rider eccellente su ogni tipo di tavola ma anche di una sensibilità straordinaria, dedito ad azioni umanitarie che vanno oltre il surf. E’ dedicato e passionale, una vera guida alla quale ispirarsi in questa avventura.

Abbiamo Dave  Rastovich, probabilmente il miglior free styler di tutti i tempi. Alessandro Ponzanelli è con ogni probabilità il più stiloso, classico longboarder della scena mondiale in questo momento. I fratelli Fracas e Alessandro Forte hanno da condividere storie di surf tra le più colorite che abbia mai ascoltato in tutti questi anni, da quando dirigo documentari. Parker & Conner Coffin sono una delle realtà più entusiasmanti tra i giovani surfisti di questi tempi. Conner è presente sulla copertina del numero corrente di Surfing Magazine e il prossimo anno sarà CT. E cosa dire di Leonardo Fioravanti ? E’ progredito molto dopo le riprese di BELLA VITA. E’ davvero a un livello superiore nel surf italiano di oggi ed è così entusiasmante osservare la sua crescita. Quindi sì, è un Cast da sogno. Ognuno rappresenta una parte unica nel surf moderno ma le loro storie distinte si intrecciano con l’Italia, cosa imprescindibile per me e Chris.

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Dave “RASTA” Rastovich, uno dei freesurfer più conosciuti al mondo

Come dicevamo la pellicola è stata presentata in tutto il mondo. Il 26 luglio è la volta del Paese in cui è stata girata. Quali sono stati i commenti più ricorrenti che hanno accolto BELLA VITA fino ad oggi ? Cosa ti aspetti dal pubblico italiano che incontrerai all’ Italia Surf Expo ?

JB: Sono sempre un po’ nervoso nel riprodurre qualsiasi mio film, lavoriamo degli anni su questi progetti quindi spero veramente che la gente li apprezzi. Non è stata una passeggiata portare il film in Italia e siamo davvero onorati di poter proiettare BELLA VITA in un evento di statura culturale come il Surf Expo. Credo che i commenti più ricorrenti abbiano riguardato il messaggio positivo che la pellicola trasmette , non è un surf movie nel senso classico del termine. E’ un film che riguarda la vita. Così come la scena surfistica italiana è molto diversa dalle altre che io abbia conosciuto, BELLA VITA è diverso da qualsiasi altro film di surf culture. Penso sia una storia adatta a ogni tipo di platea e non solo surfisti. Celebra tanti magnifici aspetti che l’Italia offre e soprattutto la passione. Credo che gli italiani saranno rapiti dai temi che il film dipinge e saranno orgogliosi di ciò che BELLA VITA rappresenta.

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Lo spettacolare paesaggio di Poggio al Casone non poteva sfuggire alla troupe di Bella Vita

La scena surfistica italiana tuttavia non è composta esclusivamente da longboarders, al contrario è protagonista di uno sviluppo considerevole negli ultimi anni sotto tutti gli aspetti . Pensi che un giorno tornerai a ritrarre altri spot , altri riders, diversi boards  lungo la nostra Penisola ?

JB: I potenziali per un surf fantastico lungo la Penisola sono sbalorditivi. Ho visto tanti di quegli spot nei giorni giusti che sono sicuro sarebbero stati divertenti. Detto questo spero di poter tornare spesso in Italia e surfare con i miei amici e la mia famiglia e magari lasciare la cinepresa a casa ! Filmare nell’ambito del surf è molto soddisfacente ma alla fine della giornata, io sono un rider appassionato quindi alla ricerca di un paio di belle onde….metteteci anche una bottiglia di Brunello, un piatto di pasta al pomodoro e sono tutto vostro !

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Indispensabili le JEEP per gli spostamenti su sentieri inesplorati

Ti aspettiamo a Santa Severa il 26 luglio. Ciao e grazie di nuovo.

JB: Non vedo l’ora !!!!!!

 

Raffaella Picchi, Italia Surf Expo Media & Communication Division

press@italiasurfexpo.it

Sul numero estivo (luglio) 4surf magazine, official media partner Surf Expo, uscirà un’altra intervista su Jason Baffa con nuovi contenuti.