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Vague à l’ame il documentario sulle onde giganti in anteprima assoluta al Surf Expo. L’intervista esclusiva al regista Vincent Kardasik si racconta per la prima volta al pubblico italiano anticipando che il film per l’occasione sarà sottotitolato in lingua italiana!

Inseguire le onde giganti è il sogno di ogni surfista, ma questo può velocemente trasformarsi in un incubo. La Divisione Avventura di Billabong è entusiasta di annunciare uno sguardo sotterraneo sul sangue, sul sudore e sulla paura che va alla conquista delle grandi mareggiate, attraverso il documentario “Vague à l’Ame” che sarà presentato in anteprima assoluta per l’Italia al Surf Expo venerdì 20 luglio ore 21:30. Il film ripercorre la storia della Divisione Avventura in Europa attraverso la lente del regista Vincent Kardasik, con il charger iconico Shane Dorian.

 

Raccontaci un po’ di te e quando è iniziato il tuo lavoro.

Fin da bambino sono sempre stato interessato alla cinematografia. Dopo averla studiata, ho iniziato con alcuni lavori nel settore, ma poi sono cresciuto con “the South West of France and its coastline”. Mentre tornavo nel weekend, mi è stato offerto un lavoro, non ci ho pensato due volte e ho colto l’occasione. Ho iniziato la mia carriera sul mio progetto alcuni anni fa. Nel frattempo, con mia moglie Julie, abbiamo creato LKRTEL (ex El Cartel) che è una società di produzione con sede a Hossegor e specializzata nel cinema digitale.

 

Come è nato il progetto “Vague à l’Ame”?

Quando si tratta di big wave surf, François e Benjamin rappresentano probabilmente la miglior squadra in Europa, se si guarda indietro ai premi che hanno conquistato, i luoghi che hanno scoperto, hanno davvero intensificato il gioco. Ho raccontato le storie di un paio di loro in Irlanda e poi a Nazaré fin quando non ho detto a François che dovevamo lavorare su un progetto più grande, ha accettato subito: l’avventura, i bei momenti ma anche gli errori, l’esitazione, ecc. Stavamo cercando un po’ di budget e pensavamo di poter realizzare il film in un solo inverno. In realtà si è dimostrato più difficile di quanto pensassimo e tre anni dopo, eccoci qui.

 

Quanto può essere difficile filmare grandi mareggiate con leggende come Shane, Sancho e altri?

La difficoltà deriva dal fatto che non vuoi perdere nulla perché è una grande opportunità lavorare con quei ragazzi. Quando parliamo di Shane parliamo sicuramente del migliore. Metti delle grandi onde, dai loro dei grandi atleti ed eccolo qua.

 

Se ti dicessimo che in Italia esistono grandi onde?

Più di qualche anno fa, ero davvero meravigliato che alcuni surfisti del posto ci mostrassero alcune immagini di onde incredibili, più grandi di quanto avessimo potuto immaginare. Cercare le onde perfette in Italia è sicuramente nella mia lista dei desideri. Amo il paese, le persone sono davvero amichevoli e disponibili, il cibo è probabilmente tra i migliori al mondo e ci sono molti talenti come ad esempio Leonardo Fioravanti e Roberto D’Amico che sono due dei miei surfisti preferiti.

 

Il prossimo progetto?

Ho passato molto tempo a filmare il mondo del surf e sto pensando di dedicarmi a qualcos’altro. Entro la metà del 2019 svelerò qualcosa, mi piacerebbe tanto parlarne ma c’è da attendere.

 

 

Intervista di Alessandro Marcianò

Traduzione di Simone Pierini 

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